La qualità dell’aria negli ambienti indoor è definita da fattori interni e fattori esterni. Le principali fonti interne sono determinate dall’uomo e dalle sue attività, dai materiali da costruzione, dagli arredi e dai sistemi di trattamento e condizionamento dell’aria.
Quest’ultimi in particolare, possono rappresentare, in caso di errata progettazione o assenza di accurata manutenzione l’habitat ideale per diversi microrganismi e di conseguenza un’importante fonte di contaminazione degli ambienti indoor.
I microrganismi aerodiffusi, alla stregua di altri agenti chimici, possono avere effetti nocivi per la salute umana; essi vengono aerotrasportati sotto forma di bioaerosol, legati a polvere e particelle con conseguente rischio di esposizione per via inalatoria o per contatto con superfici o oggetti contaminati.
Per questo motivo si rende necessario valutare la contaminazione ambientale da microrganismi.
Il monitoraggio ambientale microbiologico di base prevede la ricerca di alcuni parametri specifici rappresentati da:
I prelievi sono eseguiti dai Tecnici Specializzati di Lachiver Ambiente mediante attrezzatura professionale MICROFLOW – campionatore di biocontaminanti aerodispersi in conformità al metodo UNICHIM 1962-2:2006 utilizzando la metodica ufficiale 1962-2:2006 (Ambienti di lavoro. Determinazione della contaminazione microbiologica dell’aria (batteri e miceti) mediante campionatore attivo per impatto su fluido). L’analisi è accreditata per tutti i parametri di ricerca e permette di valutare con metodo scientifico l’IGCM (indice globale di contaminazione microbica).
Vengono eseguiti, da parte di un tecnico specializzato di Lachiver Ambiente, i prelievi nelle condotte dell’aria per i campionamenti gravimetrici e batteriologici in modo da valutare se le condizioni igieniche rientrano nei limiti di accettabilità forniti dalle linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva degli impianti aeraulici.
L’effettuazione di specifiche analisi microbiologiche rappresenta il primo passo per la verifica dello stato di salute di un impianto. Tali indagini sono eseguite all’interno degli impianti di climatizzazione dell’aria su campioni di polveri mediante specifici tamponi isolati singolarmente in provette.
Il test gravimetrico è effettuato con l’aspirazione di aria mediante l’utilizzo di campionatore tarato annualmente. La sezione di prova della superficie di condotta è pari a n. 2 tratti di condotta di cm 2 x cm 25. La dima di riferimento deve essere realizzata con spessore di mm 0,38. La membrana utilizzata è realizzata in MCE con porosità di micron 0,8 e un diametro di mm 37. La pesatura sarà libera da umidità residua non congrua (pre-essicazione prima dell’utilizzo della membrana e post-essicazione dopo l’effettuazione del campione).
I limiti di accettabilità per la presenza di particolato all’interno delle canalizzazioni, indicati in Gazzetta Ufficiale, sono i seguenti:
Impianto nuovo 0,75 mg/100 cm2
Impianto già in uso 1 g/m2